La prima cosa che Gire ha cercato quando abbiamo scelto questa destinazione è cosa mangiare a Bucarest!
Come in ogni destinazione dedichiamo un articolo al cibo tipico, e nel nostro weekend in Romania abbiamo provato un po’ di piatti!
Piatti tipici
Partiamo col dire che come molte cucine dell’est Europa è composta da portate soprattutto di carne, quindi per i vegetariani come Giulia sarà un po’ più complicato trovare dei piatti adeguati.
Andando in ordine, se vuoi sapere cosa mangiare a Bucarest, la risposta è sicuramente degli antipasti! Alcuni che potremmo mangiare anche in Italia, come un tagliere di formaggi prevalentemente di pecora o capra, o salumi affumicati.
Non mancano le salse da abbinare a del pane caldo, come salatâ de sfeclâ, una salsa a base di barbabietola, oppure la fasole bâtutâ, un hummus di fagioli con abbondante aglio; oppure la salatâ de vinete, salsa a base di melanzana simile alla melitzanosalata greca o ancora la salatâ ci ardei copt, un insalatina di peperoni grigliati conditi con olio e aglio.
Ecco, un ingrediente che non manca certamente nelle ricette rumene è l’aglio, una costante che troverete sempre in ogni ristorante, se proprio non ti piace o hai intenzione di passare un weekend alla ricerca dell’amore ti consigliamo di fare scorta di chewing gum!
Come spesso succede nei nostri viaggi, Giulia ha provato le zuppe tipiche, ce ne sono di tutti i tipi: da quelle con il pollo, alla zuppa con la trippa, per poi passare alle verdure. Ottime per scaldarsi nel periodo invernale.
Un must della Romania sono i sarmale, involtini di verza ripieni di carne speziata, di solito serviti con la polenta. Molto buoni e saporiti!
Per gli amanti delle grigliate invece non possono mancare, oltre alle carni solite, i mici: carne macinata di maiale a volte mescolata a vitello o agnello, speziata e cotta alla brace, simile ad un mini kebab ma con un gusto totalmente nuovo. Uno street food veramente saporito!
In un locale abbiamo ordinato la placinte, anche se tipica della vicina Moldavia, abbiamo comunque provato questa torta salata dal gusto delicato con formaggio di pecora e spinaci.
Un altro ingrediente che abbiamo notato essere al centro della cucina rumena è la polenta: servita per accompagnare la maggior parte dei secondi piatti, come carne stufata o funghi.
Dulcis in fundo, abbiamo provato la pavlova: una torta meringa davvero gigante guarnita con panna e mascarpone, con frutti rossi e una cialda al cioccolato. Una bomba calorica a cui serve una bella passeggiata per essere digerita!
L’alternativa di dolce tipico è ancora più pesante e si chiama papanasi: una brioches che ricorda la forma di quella sicula, con panna montata, topping ai frutti di bosco e qualche piccolo frutto.
I ristoranti che abbiamo provato
Ora entriamo nello specifico e ti raccontiamo quali sono i ristoranti che abbiamo provato per approfondire cosa mangiare a Bucarest.
La nostra prima cena l’abbiamo passata all’Amethyst Sky Bar, attirati dalla possibilità di ammirare la città dall’alto abbiamo prenotato un tavolo, dobbiamo dire che la vista merita davvero!
Per quanto riguarda il cibo un po’ meno: non è uno dei tipici ristoranti della città, infatti lo stile è molto più moderno e raffinato anche se nel menu sono presenti piatti locali.
Noi abbiamo optato per un hamburger classico con patatine e uno vegetariano, un paio di birre e dell’acqua; panini abbastanza buoni anche se purtroppo il pane era freddo. Spesa totale 49 euro, leggermente alto per un hamburger ma probabilmente si paga la location.
Per colazione abbiamo scelto la catena fast food tradizionale Megapan, non fatevi ingannare non è come Starbucks, è molto più piccolo e prepara panificati tipici della tradizione rumena.
Visto che la nostra sveglia era perennemente all’alba questi locali era l’unico aperto molto presto, e dobbiamo dire che non è niente male. Vende torte salate o dolci di pasta sfoglia veramente economici. Circa 5 euro per una colazione in due compreso di caffè.
Probabilmente il ristorante più famoso della città è il Caru’ Cu Bere!
Quando si entra si viene travolti da un atmosfera folkloristica: il locale è su tre piani, pieno di addobbi natalizi nel periodo invernale e lo spettacolo di balli tipici è molto bello e divertente!
Qui puoi trovare i piatti della tradizione oppure qualche ricetta più internazionale.
Noi abbiamo preso un antipasto di formaggi e un hummus di melanzana, polenta con i funghi e costolette con verdure , una bottiglia di vino, dolce paplova e per digerire una palinka.
Prezzo totale 113 euro.
Anche qui secondo noi il la spesa è un po’ gonfiata per via della nomea del locale e per lo spettacolo che organizza.
Tutto sommato è il ristorante che ci è piaciuto di più: consigliatissimo!
Il nostro pranzo vicino al castello di Dracula abbiamo scelto Hanul Bran (che è anche guest house).
Location molto bella simile a un tipico rifugio di montagna, non troppo turistico infatti abbiamo notato essere frequentato da molti local.
Noi con un piatto di carne stufata e polenta, una zuppa con le verdure e fagioli con polenta abbiamo speso soltanto 26 euro in due.
Scelta azzeccata sia per il cibo che per il conto.
Primo pranzo a Bucarest vicino al nostro alloggio è stato La Plâcinte cucina rumeno-moldava abbastanza turistica essendo una catena di ristoranti.
Qui abbiamo provato le varie salse da spalmare sul pane, una zuppa per Giulia, appunto La Plâcinte tipica della Moldavia e infine i sarmale veramente molto buoni.
In totale 21 euro a testa per un pranzo abbondante e carico di aglio che ci proteggerà da Dracula!
Avendo trascorso solo pochi giorni non siamo riusciti ad assaggiare molte pietanze, ma comunque ci siamo fatti un idea generale di come sia il menù tipico per i romeni, quindi molto saporito e leggermente speziato, che spazia da gusti forti come l’agnello o il formaggio di pecora alla polenta con i funghi a carni grigliate o stufate.
Ah se non preferisci camminare, e vuoi digerire in fretta, ordina una buona palinka e ti sentirai meglio!
Ora che hai scoperto cosa mangiare a Bucarest, se ti interessa sapere le cose da fare in un weekend nella capitale rumena, ecco l’articolo con cui approfondire!