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Trekking sul Monte Rinjani

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L’Indonesia è un paese ad origine vulcanica e quindi ci sono tantissimi vulcani attivi o spenti che per essere raggiunti prevedono dei trekking più o meno tosti.

Noi abbiamo scelto di provare la salita al Monte Rinjani, secondo per altezza di tutta l’Indonesia (3726 metri) che si trova sull’isola di Lombok.

È stato duro e molto sfidante, noi siamo atletici e facciamo molto sport, ma abbiamo avuto non poche difficoltà. In questo articolo ti raccontiamo com’è realmente il Trekking sul Monte Rinjani.

Vista dal Campo Base sul Lago Segara Anak

Quando e come salire il Monte Rinjani

Vista l’altitudine importante, la salita al Monte Rinjani è consentita solo da aprile a ottobre, che coincidono con la stagione secca indonesiana.

Il clima si aggira dai 25 ai 30 gradi, ma la sera c’è una notevole escursione termica quindi è consigliabile portare con sé una giacca a vento.

Ricorda di portare con te pantaloni e t-shirt da trekking, almeno una felpa pesante, pantaloni e maglia termica, scarpe da trekking, berretto, scaldacollo e guanti (si la notte è veramente molto freddo).

Molto importante sono anche le salviette intime e salviette monouso, essendo l’ambiente molto polveroso si arriva al campo base e si è veramente lerci!

8.3

Quanto costa escursione Monte Rinjani

8.4

Il costo varia in base alla compagnia con cui fai il tour, in base a quanti giorni dura e a cosa vuoi vedere.

Il livello dei servizi è più o meno sempre lo stesso, quindi pagando il tour avrai compreso tutto l’occorrente per dormire, e i tutti i pasti (compresa l’acqua), quindi potrai fare il trekking solamente con lo zaino con il tuo cambio.

Per il tour che abbiamo fatto noi, di tre giorni e due notti, il prezzo è di 150 euro circa, prezzo che diminuisce leggermente (circa 120 euro), se decidi di fare solo 2 giorni e una notte.

Noi ci siamo affidati a apokrinjanitrekking, che ti consigliamo se scegli di fare questa escursione.

Trekking sul Monte Rinjani: come funziona

Per raggiungere la cima del Monte Rinjani, devi considerare 3/4 giorni, ti consigliamo di fare qualche giorno di relax una volta terminato, ti serviranno!

Leggi il nostro itinerario di due settimane in Indonesia per sapere come ci siamo organizzati noi per aggiungere anche questa esperienza al nostro viaggio.

Ti incontrerai con i tuoi compagni e le guide la sera del giorno 0, dove ti verrà spiegato l’itinerario e dormirai in un hotel a Senaru.

La cena non è compresa, ma come in tutta l’Indonesia mangerai con circa 10 euro. 

E’ compreso nell’escursione anche il pick up al Porto di Bangsal (quello più comodo se arrivi da Bali o dalle isole Gili).

 

8.2

Al mattino alle 7 sarai portato a Sembalu dove dopo il medical check inizierai la scalata.

Il dislivello del primo giorno sono circa 1.000 metri, che si fanno sentire tutti, intervallato da pause e un pranzetto all’aria aperta.

Arriverai al campo base verso le 17 del pomeriggio, gli sherpa ti monteranno la tenda e ti godrai uno dei tramonti più belli che vedrai al mondo, sul lago Segara Anak.

Anche la cena è inclusa, per noi è stata una zuppetta deliziosa, e verso le 19 (dopo il tramonto) ti ritirerai in tenda per dormire.

La sveglia del secondo giorno è alle 2.30 in modo da arrivare al punto più alto alle 5 del mattino per godersi l’alba.

 

Questo è il pezzo più strong, sono gli ultimi 1.000 metri di ascesa su un terreno vulcanico e dissestato in cui si scivola veramente tanto.

Arrivati in cima e dopo aver visto alba, si scende in un paio di ore, è prevista una seconda colazione e si riposa qualche ora.

Si raggiungono delle hot pots per rinfrescarsi e rilassarsi e poi si arriva al secondo campo base dove si passa la notte.

Il terzo giorno invece la sveglia è alle 7, e si raggiunge la fine del trekking entro ora di pranzo.

8.6

La nostra esperienza

Come anticipato noi facciamo sport tutti i giorni, facciamo trekking e vie ferrate spessissimo e godiamo di buona salute, ma il trekking sul Monte Rinjani è veramente la cosa più difficile che abbiamo fatto in vita nostra!

Complice lo smog delle motociclette che portano alla pos 2 il cibo per tutti, il terreno polveroso, e la natura circostante arida, noi siamo arrivati al campo base molto provati.
La notte in tenda ci ha sbudellato ancora di più, soprattutto Giulia, che si è svegliata con cervicale infiammata e nausea.

Il secondo giorno poi è veramente stancante, la risalita è difficilissima, per ogni due passi ne torni indietro uno, in mezzo alla polvere che si alza dal passaggio delle altre persone, insomma la morte.

Noi ci siamo arresi, a 3.450 metri abbiamo gettato la spugna e che dire, l’alba già da quell’altezza la più bella mai vista, ma la fatica è stata talmente tanta che abbiamo deciso di abbandonare il trekking anticipatamente perché eravamo a pezzi!
Al momento della spiegazione del trekking ti anticipano che se non ce la dovessi fare, puoi chiedere di essere riportato al punto di partenza con un supplemento di circa 15 euro.

Siamo quindi riscesi a Sembalu e siamo tornati con un porter a Senaru a riprendere i bagagli.

L'ascesa della notte del secondo giorno

Conclusioni

In definitiva ci sentiamo di consigliare questa escursione solo ad escursionisti esperti, e non solamente a chi si sente in forma: la difficoltà è molto alta, il terreno è polveroso per la metà del trekking, e per l’altra metà è anche scivoloso.

Altro lato negativo è sicuramente lo stato in cui viene lasciato il campo base: pieno di rifiuti che purtroppo fanno sì che diventi anche la casa per diversi roditori.

La vista sul vulcano e sul lago, è una delle più belle che abbiamo mai visto, e sicuramente una volta arrivati in cima la fatica viene ripagata. 

Ma ci teniamo a ribadire, non rovinarti il viaggio e scegli questo trekking solo se sei escursionista esperto

Se decidi di percorrere questo trekking, ti consigliamo di passare qualche giorno alle isole Gili dopo la faticaccia, per riposare e goderti il clima loro clima perfetto!

Ti lasciamo l’articolo cosa fare alle Isole Gili se vuoi saperne di più.

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